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Il DPCM emanato il 26 aprile 2020 contiene una serie di novità che riguardano i settori produttivi che possono riaprire.
Eliminate anche alcune limitazioni alla libertà di movimento dei cittadini, fatte salve diverse disposizioni delle Regioni.
 

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   Il Commissario all'emergenza Coronavirus Domenico Arcuri ha firmato l'ordinanza per procedere alla firma del contratto

 abi1  Procedure semplificate per le imprese che chiedono di accedere alla Cassa Integrazione

 

 

Il Ministero del Lavoro ha emanato l’8 aprile 2020 una circolare che prevede procedure semplificate per le imprese che chiedono di accedere alla Cassa Integrazione, così come previsto dal Decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, e dal decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

In particolare, le imprese sono dispensate:

· dall’obbligo di informazione e consultazione sindacale di cui all’articolo 14, comma 1, del d.lgs. n. 148/2015, mentre si deve fare ricorso al modulo ex comma 4;

· dal rispetto del termine dei 15 giorni dall’inizio della sospensione o della riduzione oraria (articolo 15, comma 2, del d.lgs. n. 148/2105) per la presentazione della domanda relativa alla CIGO;

· dal rispetto del termine previsto dall’ articolo 30, comma 2, del d.lgs. n. 148/2015, (non prima di 30 giorni e non oltre 15 giorni dall’inizio delle sospensioni o riduzioni orarie).

Il periodo massimo richiedibile è di 13 settimane e l’arco temporale di riferimento è dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020.

Circolare 8 aprile 2020 n.8

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E’ stato pubblicato l’8 aprile sulla Gazzetta Ufficiale il DL n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali” (Garanzie a supporto della liquidità delle imprese).

   

 

iIMPRESE  

L’obiettivo del governo è di attivare 400 miliardi di finanziamenti, considerando il credito che le banche dovrebbero concedere a PMI e grandi imprese.

· Le richieste di finanziamento dovranno essere presentate dalle imprese direttamente alle banche di riferimento e successivamente sarà la stessa banca ad effettuare la richiesta di garanzia a Sace (la società controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti attraverso la quale verranno veicolate le garanzie pubbliche).

· I prestiti saranno garantiti da Sace e contro-garantiti dallo Stato al 90% per imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e con fatturato fino a 1,5 miliardi di euro e al 70-80% per le grandi imprese con numero di dipendenti o fatturato superiore.

· Il finanziamento potrà avere una durata fino a 6 anni, con 24 mesi di preammortamento e importo non superiore al 25% del fatturato del 2019 o al doppio della spesa salariale annuale per il 2019. Potranno essere richiesti anche più finanziamenti dalla stessa impresa, sempre nel rispetto di questi limiti

LAVORATORI
  1. Sono ampliate le tutele previste dal Decreto cd. “Cura Italia” anche a tutti i lavoratori che sono stati assunti dopo il 23 febbraio e fino al 17 marzo i quali, in questo modo, potranno accedere alle varie forme di sostegno al reddito
  2. · E’ eliminato il pagamento dell'imposta di bollo che le aziende, secondo la vecchia normativa, avrebbero dovuto versare per presentare la domanda di cassa integrazione in deroga
CONTRIBUTI E’ sospeso il versamento di contributi previdenziali e assistenziali, nonchè dei premi assicurativi, per i lavoratori.
BLOCCO DEI PROCESSI Lo stop ai procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari, fissato dal “Cura Italia” al 15 aprile, viene differito all'11 maggio. Il testo ha efficacia anche sulle commissioni tributari, per la magistratura militare e per la Corte dei Conti. Le norme non si applicano ai procedimenti penali i cui termini scadono nei sei mesi successivi all'11 maggio. Per i processi amministrativi la proroga è dal 16 aprile al 3 maggio incluso, ma con esclusivo riferimento alla notifica dei ricorsi.
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Il DPCM del 10 aprile consente la riapertura di alcune attività su scala nazionale. Tuttavia, si prega di far riferimento anche all'Ordinanza n. 32 del Presidente della Giunta Regionale che impone misure più restrittive sul territorio campano

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