Per Istruzione e Formazione Professionale” (IeFP) si intendono tutte le tipologie e i livelli di istruzione generale e di istruzione e formazione professionale. La Regione emana bandi pubblici per il finanziamento dei corsi erogati da strutture formative accreditate e Istituti professionali di Stato e voucher formativi a copertura del costo del corso. Le misure adottate dalla Regione Campania in questo ambito hanno l’obiettivo di ridurre gli abbandoni scolastici, ampliare i sistemi di apprendimento basati sul lavoro, garantire lo sviluppo professionale di insegnanti e formatori, aumentare l’offerta formativa professionalizzante, promuovere l’apprendistato e i tirocini e rafforzare l’orientamento professionale.

Il sistema regionale di istruzione e formazione professionale si articola in percorsi di durata triennale o quadriennale.

I percorsi di tre anni sono finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale (livello EQF 3)

I percorsi di quattro anni (livello EQF 4) sono finalizzati al conseguimento di un diploma professionale.

Successivamente al conseguimento del diploma professionale (quadriennale) è possibile frequentare un anno integrativo finalizzato al conseguimento della maturità professionale, anche ai fini dell'accesso all'istruzione superiore.

In data 31/12/2018 la Regione Campania ha stipulato con l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) l’Accordo per la realizzazione dei percorsi di IeFP.

Il Sistema duale è un modello formativo integrato tra scuola e lavoro che, creando un rapporto continuativo e coerente tra i sistemi dell'istruzione, della formazione professionale e del lavoro, punta a ridurre il divario tra le competenze degli studenti e le richieste delle imprese con il fine ultimo di facilitare l'accesso dei giovani al lavoro.

Gli strumenti principali con cui opera il sistema duale in Italia sono: 

1. l'istruzione e formazione professionale (IeFP): in Italia l'istruzione è obbligatoria fino ai 16 anni e si completa con il "diritto-dovere" all'istruzione e alla formazione finalizzato a conseguire un titolo di studio di istruzione  secondaria superiore o una qualifica professionale di durata almeno triennale entro i 18 anni; il diritto-dovere può essere assolto nell'istruzione secondaria superiore (licei, istituti professionali, istituti tecnici) o nei percorsi di istruzione e formazione professionale, svolti presso i centri di formazione professionale accreditati dalle regioni oppure, dove previsto, presso gli Istituti professionali di Stato. I corsi possono essere triennali, per la qualifica professionale, o quadriennali, per il diploma;

2. l'alternanza scuola-lavoro, obbligatoria in ogni istituzione formativa e tipologia di percorso, è una metodologia didattica introdotta nel sistema educativo con l'obiettivo di arricchire i percorsi del secondo ciclo con competenze spendibili nel mercato del lavoro;

3. l'apprendistato che è la forma privilegiata di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro poiché consente, da un lato, il conseguimento di un titolo di studio e, dall'altro, di maturare un'esperienza professionale diretta. La riforma dell'apprendistato operata dal d.lgs. 81/2015 prevede che i ragazzi dai 15 ai 25 anni possano conseguire qualsiasi titolo di studio di livello secondario superiore, compresi qualifiche e diplomi di IeFP, attraverso un contratto di apprendistato. Per incoraggiare il ricorso all'apprendistato sono previsti vantaggi consistenti per i datori di lavoro sotto il profilo contributivo e della retribuzione degli apprendisti e, per i ragazzi, l'opportunità di formarsi e acquisire competenze nell'ambito di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

(Fonte: tratto dal sito istituzionale Anpal)

E’ un contratto di lavoro a tempo indeterminato, in forma scritta, finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani.

Ci sono tre tipi di apprendistato:
 
  1. Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore
  2. Apprendistato professionalizzante
  3. Apprendistato di alta formazione e ricerca

 

1. Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale -  E’ un contratto di lavoro che permette di conseguire una qualifica professionale o un diploma professionale alternando lavoro e studio. La durata, che è determinata in considerazione della qualifica o del diploma da conseguire, non può essere superiore a tre anni o quattro nel caso di diploma quadriennale regionale. Possono essere assunti con questa tipologia di apprendistati i giovani dai 15 anni fino al compimento dei 25 anni, senza una qualifica o un diploma professionale.
 
2. Apprendistato professionalizzante - E’ un contratto di lavoro per il conseguimento di una qualifica professionale ai fini contrattuali attraverso una formazione trasversale e professionalizzante. La durata del contratto non può essere inferiore ai 6 mesi e superiore a tre anni o cinque per l’artigianato. Possono essere assunti con questa tipologia di apprendistati i giovani tra i 18 e i 29 anni compiuti (nel caso di possesso di qualifica professionale l’età minima scende a 17 anni), in tutti i settori di attività, privati o pubblici.
 
3. Apprendistato di alta formazione e ricerca
E’ un contratto di lavoro che consente di conseguire diversi livelli di titoli di studio: diploma di scuola secondari superiore, diploma professionale di tecnico superiore, diploma di laurea, master e dottorato di ricerca. Può essere utilizzato anche per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche. I percorsi formativi per l’apprendistato di alta formazione sono attualmente in fase di progettazione Possono essere assunti con questa tipologia di apprendistati i giovani tra i 18 e i 29 anni compiuti (nel caso di possesso di qualifica professionale l’età minima scende a 17 anni), in tutti i settori di attività, privati o pubblici.

Il contratto prevede un regime di incentivazione con sgravi contributivi e la possibilità di inquadramento del lavoratore fino a due livelli inferiori di retribuzione o, in alternativa, di stabilire la retribuzione in misura percentuale e in modo graduale rispetto all’anzianità di servizio.

Il contratto richiede l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, l’assicurazioni contro le malattie, l’assicurazione contro invalidità e vecchiaia, maternità, assegno familiare.

 

Parte la seconda fase del programma Garanzia Giovani Campania con nuove proposte, con una più ampia platea di destinatari e con più risorse finanziarie da investire nel futuro dei giovani.

La nuova fase sarà focalizzata su una ampia platea di giovani che si trovano in particolari condizioni di svantaggio, anche non NEET e anche in età 30-35 anni.

Altro rilevante novità è l’introduzione di una misura destinata alla formazione post assunzione che servirà sia ad incentivare ulteriormente le assunzioni e i servizi di accompagnamento al lavoro, sia a consolidare le assunzioni favorendo un inserimento lavorativo stabile e di lunga durata, sia infine a rispondere nel modo più soddisfacente possibile alle esigenze e ai fabbisogni formativi delle imprese che assumono.

La misura riguardante i tirocini sarà attuata con modifiche rispetto alla prima fase, in coerenza con il nuovo regolamento introdotto con la DGR   n. 103 del 20/02/2018 e con le nuove disposizioni del PON YEI che prevedono la contribuzione parziale alle indennità di partecipazione spettanti ai giovani tirocinanti da parte dei soggetti che li ospitano.


L'avviso per gli Operatori dei servizi per il lavoro

repertorio regionale

Il Repertorio Regionale dei Titoli e delle Qualificazioni contiene gli standard professionali e formativi relativi alle qualificazioni regionali afferenti al Repertorio Nazionale di cui al D.Lgs. n. 13/2013, nonché gli standard relativi a percorsi di Abilitazione per l’accesso ad attività e professioni riservate. Inoltre, nel Repertorio sono reperibili standard relativi ad altre tipologie di percorsi non afferenti al Repertorio Nazionale (sezione “Altri percorsi”). Il Repertorio regionale, valido a livello europeo, è necessario per il riconoscimento delle qualifiche e delle competenze acquisite attraverso i percorsi formativi predisposti e approvati dalla Regione. Il repertorio è in continuo aggiornamento per integrare ed arricchire le figure professionali appartenenti ai vari settori, in sinergia e con la partecipazione delle parti sociali e del sistema produttivo. Le procedure di aggiornamento e manutenzione del Repertorio dei Titoli e delle Qualificazioni sono affidate ai Centri Sperimentali di Sviluppo delle Competenze sulla base di specifiche procedure standard definite e volte a favorire un approccio di tipo partecipativo basato sulle competenze e sulle evidenze.


 


torna all'inizio del contenuto