Stato di disoccupazione

Il comma 1 dell’art 19 del D. Lgs 150/2015 definisce come disoccupati i lavoratori senza un impiego che dichiarano telematicamente la propria immediatadisponibilità (DID) a svolgere un’attività lavorativa e a partecipare alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il Centro per l’Impiego. 

i requisiti  per ottenere lo status di disoccupato sono:

  • mancanza di un impiego;
  • dichiarazione telematica di immediata disponibilità a svolgere un’attività lavorativa e a partecipare a politiche attive del lavoro.

Circolare numero 1/2019 ANPAL

Con la circolare n. 1/2019, l’ANPAL fornisce le regole relative alla gestione dello stato di disoccupazione, e segnala le novità introdotte dall’articolo 4, comma 15-quater del d.l. 28 gennaio 2019, n. 4 (convertito con modificazioni dalla l. 28 marzo 2019, n. 26)

Status di disoccupato: a cosa serve

Lo status di disoccupato è un requisito necessario per accedere a:

  • indennità di disoccupazione NASpI (vedi art. 3, comma 1, lettera a, D.Lgs 22/2015);
  • indennità di disoccupazione DIS-COLL (vedi art. 15, comma 2, lettera a, D.Lgs 22/2015)
  • iscrizione nell’elenco tenuto dai servizi per il collocamento mirato (vdella Legge 68 del 1999 così come modificata dal D.Lgs 151/2015)

Immediata disponibilità al lavoro (DID)

Le dichiarazioni di immediata disponibilità possono essere sottoscritte sul portale dell’ANPAL, sul portale SILF Campania, al Centro per l’Impiego e in fase di invio di domanda NASpI.

Infatti ai sensi dell’art. 21, comma 1, del D.Lgs 150/2015 la domanda di NASpI e DIS-COLL presentata dal lavoratore all’INPS equivale alla dichiarazione di immediata disponibilità.

I lavoratori possono inoltre dichiarare telematicamente la propria immediata disponibilità già dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento anche durante il periodo di preavviso. In questo caso i lavoratori sono considerati “a rischio di disoccupazione”.

In base alle informazioni registrate sul portale nazionale delle politiche del lavoro verrà poi assegnata al lavoratore una classe di profilazione aggiornata automaticamente ogni 90 giorni per valutarne il livello di occupabilità.

Il patto di servizio personalizzato

Per confermare lo stato occupazionale i lavoratori privi di occupazione devono contattare i Centri per l’Impiego entro 30 giorni (15 giorni in caso di ASpI, NASpI, DIS-COLL) dalla dichiarazione di immediata disponibilità. In mancanza di questa sarà lo stesso Centro per l’Impiego a contattare il lavoratore per la profilazione di cui sopra e per stipulare un patto di servizio personalizzato.

L’art. 20 del D.Lgs 150/2015 disciplina questo tipo di accordo, e al comma 2 specifica che il patto di servizio personalizzato deve contenere:

  • individuazione di un responsabile delle attività;
  • definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro);
  • definizione degli atti di ricerca attiva da compiere e la tempistica degli stessi;
  • frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività;
  • modalità con cui la ricerca attiva di lavoro viene dimostrata al responsabile delle attività.

Deve inoltre riportare la disponibilità del lavoratore alle seguenti attività:

  • partecipazione a iniziative e laboratori per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro, quali ad esempio la stesura del curriculum vitae e la preparazione per sostenere colloqui di lavoro o altre iniziative di orientamento;
  • partecipazione a iniziative di carattere formativo o di riqualificazione oppure ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
  • accettazione di offerte di lavoro congrue come definite dall’art. 25 del D.Lgs 150/2015.

In caso di mancata convocazione da parte del Centro per l’Impiego entro 60 giorni dalla registrazione di cui sopra, il lavoratore può richiedere all’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) tramite posta elettronica le credenziali personalizzate per l’accesso diretto alla procedura telematica di profilazione per ottenere l’assegno di ricollocazione come previsto dall’art. 23 del D.Lgs 150/2015.

Quando si perde lo stato di disoccupazione

Ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs 150/2015 lo status di disoccupato è sospeso in caso di rapporto di lavoro subordinato di durata fino a 6 mesi.

Il Ministero del Lavoro attraverso la Circolare 34 del 2015 ricorda inoltre, richiamando gli artt. 9 e 10 del D.Lgs 22/2015, che la condizione di “non occupazione” è riferita a chi non svolge attività lavorativa, in forma subordinata, parasubordinata o autonoma. Ma è riferibile anche coloro che, pur svolgendo un’attività lavorativa, ne ricavino un reddito annuo inferiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale:

  • per il lavoro subordinato o parasubordinato 8.500 euro;
  • per il lavoro autonomo (anche autonomo occasionale) 5.500 euro.

Queste condizioni sono quindi compatibili con lo stato di disoccupazione e consentono di mantenerlo.

Attenzione infine che la mancata conferma periodica della dichiarazione di immediata disponibilità, secondo le modalità stabilite dai servizi competenti, o il mancato rispetto degli impegni assunti con il Centro per l’Impiego, comportano la perdita dello stato di disoccupazione e quindi della relativa indennità di disoccupazione percepita (NASpI, DIS-COLL).


Come inviare la DID online

DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 150

Circolare MLPS 23 dicembre 2015 n. 34

Interventi a Sostegno di Giovani Professionisti
La Regione Campania, con la Deliberazione n. 21 del 17/01/17 ha programmato gli Interventi 
a  favore  dei  giovani  professionisti  con  lo  scopo  di  sostenere  la  formazione  professionale  e 
l’inserimento  nel  mondo  del  lavoro  dei  giovani  professionisti  nell’ambito  del  territorio  della 
Regione  Campania,  attraverso  la  concessione  di  indennità  per  lo  svolgimento  di  tirocini, 
obbligatori e non obbligatori, per l’accesso al mercato del lavoro nelle professioni ordinistiche.
I  destinatari  degli  interventi  sono  giovani  di  età  non  superiore  ai  35  anni  iscritti  al  registro  dei 
praticanti,  per  le  professioni  in  cui  è  previsto  il  tirocinio  obbligatorio,  presso  un  Ordine  o  un 
Collegio  professionale,  che  abbiano  conseguito  il  titolo  di  studio  necessario  per  l’accesso  alle 
professioni  ordinistiche  e  che  intendono   realizzare   un’esperienza   di   apprendimento   e 
formazione professionale, nei casi in cui non è previsto il tirocinio obbligatorio, nonché, giovani 
di  età  non  superiore  ai  35  anni  iscritti  a  ordini/albi/collegi,  per  cui  è  previsto  il  tirocinio  non 
obbligatorio, purché iscritti da non più di due anni e privi di partita iva.

L'intervento della Regione Campania a sostegno dell'imprenditorialità

Lunedì 15 luglio 2019, è stato pubblicato sul BURC il secondo avviso per le misure di autoimprenditorialita' per ex percettori di ammortizzatori sociali, attualmente senza reddito. 

Possono beneficiarne i soggetti già percettori della indennità di mobilità prevista dalla legislazione ordinaria o in deroga , che risulta scaduta negli anni dal 2013 al 2017 nonché i soggetti attualmente privi di sostegno al reddito, ex percettori di Disoccupazione Ordinaria con requisiti normali, ASPI, MINIASPI, NASPI e Trattamenti di Disoccupazione “edile”(L.223/91 e L.451/94), la cui scadenza del periodo di fruizione sia intervenuta a partire dal 01/01/2012 e fino al31/12/207.

Le misure prevedono un contributo finanziario massimo di 25.000 Euro e servizi reali di accompagnamento e supporto all'avvio delle attività finanziate.

Come per il primo avviso, il primo passo è recarsi presso il centro per l'impiego di residenza per un colloquio di orientamento. In seguito si verrà supportati dagli operatori di Sviluppo Campania, per la fattibilità dell'idea progettuale. 


Tutte le notizie sono presenti all’interno dell'Avviso

 

Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità: supporto per l’accesso al credito agevolato

Obiettivo/finalità

Sostenere l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da giovani (NEET) che al momento dell’accesso alla Misura 7.2 abbiano un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, anche attraverso la concessione di finanziamenti agevolati

Lo scopo è offrire servizi integrati e mirati e promuovere la realizzazione di progetti per il sostegno e lo sviluppo di specifiche idee imprenditoriali (da individuarsi già alla presentazione della domanda) ovvero progetti che favoriscano l’individuazione e la crescita di prospettive occupazionali legate all’autoimpiego.

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno.

Le agevolazioni sono rivolte agli under46 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Apertura ai liberi professionisti e estensione agli under 46: le novità previste dalla Legge di Bilancio 2019 saranno operative con l’emanazione delle disposizioni attuative per la gestione dell’incentivo. A breve sarà pertanto possibile, anche ai nuovi destinatari delle agevolazioni, presentare le domande sulla piattaforma on line di Resto al Sud.di Invitalia


 Vai sul sito dedicato di Invitalia


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