L’Assegno di ricollocazione (AdR) è uno strumento di politica attiva destinato al beneficiario del RdC. Non si tratta di soldi dati al beneficiario in aggiunta al reddito di cittadinanza ma di servizi di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro i cui costi sono coperti appunto dall'assegno di ricollocazione. Chiunque beneficia del reddito di cittadinanza, dunque, dopo aver stipulato con il Centro per l'Impiego il Patto per il Lavoro diventa titolare dell'Assegno di ricollocaziona.
L'ANPAL assegna l'AdR al beneficiario direttamente, se non riceve comunicazioni dal Centro per l'Impiego, o su indicazione di quest'ultimo e l'ANPAL stessa provvede a comunicare l'attribuzione dell'Adr alla persona interessata con un messaggio telefonico o una mail.
Dal momento in cui riceve l'AdR la persona interessata deve scegliere entro 30 giorni un operatore presso il quale utilizzare il voucher e ricevere i servizi di ricerca attiva e di accompagnamento al lavoro ad esso collegati. L'elenco degli operatori abilitati (Centri per l'impiego o Agenzie private accreditate) sarà disponibile per la consultazione e per la scelta sui siti istituzionali indicati dall'ANPAL. La scelta potrà anche essere effettuata con il supporto di un operatore del CPI o di un Istituto di Patronato convenzionato.
Il servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione ha durata di 6 mesi prorogabili di ulteriori 6 mesi, qualora residui parte dell’importo assegnato. Il servizio si intende chiuso quando siano decorsi 180 giorni dall’inizio, senza che sia intervenuta una proroga. Il servizio è chiuso quando, a seguito di sospensione, il destinatario rimanga occupato per più di 180 giorni.
Ai beneficiari che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio, sarà riconosciuto, in un’unica soluzione, un beneficio addizionale pari a sei mensilità di Reddito di cittadinanza, nei limiti di 780 euro mensili.
Ai datori di lavoro che assumono beneficiari del reddito di cittadinanza è riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi a carico per le mensilità residue del RdC, nei limiti di € 780 mensili, per almeno 5 mensilità. L’importo massimo di beneficio mensile non può eccedere l’ammontare totale dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico del datore di lavoro per le mensilità incentivate, con esclusione di premi e contributi dovuti all’INAIL. Se l'assunzione avviene a seguito di un percorso formativo, il contributo per il datore di lavoro è dimezzato, nei limiti di € 390, per almeno 6 mensilità. La restante metà è riconosciuta all’ente di formazione accreditato.
Nel caso in cui il datore di lavoro abbia esaurito gli incentivi alle assunzioni previsti dall’ultima Legge di Bilancio, gli sgravi contributivi sono fruiti sotto forma di credito di imposta.
La brochure predisposta dalla Regione Campania fornisce tutte le informazioni utili sul percorso che stai per iniziare, sulle misure di politica attiva del lavoro, e sulle regole da seguire per non perdere il reddito di cottadinanza