Normativa di riferimento

Decreto legge n. 4/2019 convertito con modificazione dalla legge n. 26/2019

Definizione

I cittadini che richiedono ed ottengono per sè e per i propri familiari il Reddito di cittadinanza vale a dire un beneficio economico di  contrasto alla povertà diretto a favorire l'inclusione sociale e l'accesso al lavoro.

I livelli essenziali delle prestazioni erogabili esclusivamente dai CPI

Il RdC è un sostegno per famiglie disagiate che mira al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Il beneficio economico viene accreditato mensilmente su una carta prepagatarilasciata ad hoc , diversa da quelle rilasciate per altre misure di sostegno, cosiddetta “Carta RdC”

Il Rdc è una misura volta a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e, quindi, dopo aver presentato domanda, si deve:

  1. attendere la comunicazione dell’Inps di accoglimento o rigetto tramite e-mail e/o sms ai recapiti indicati dal richiedente nel Modello di domanda;
  2.  in caso di accoglimento, attendere la successiva comunicazione di Poste in cui viene fissato l’appuntamento per recarsi all’ufficio postale a ritirare la Carta Rdc ed il relativo Pin. La carta sarà intestata al richiedente e non è possibile avere più carte;
  3. a seguito della ricezione degli elenchi dei beneficiari da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali/Anpal alla Regione Campania, i beneficiari di RdC saranno convocati con sms o mail presso il Centro per l’Impiego di competenza (con priorità per i richiedenti)  per rendere la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) e per definire e concordare il Patto per il Lavoro.

Nel corso del primo incontro si procederà a:

  • Rilascio Dichiarazione Immediata Disponibilità al Lavoro (DID)
  • Aggiornamento della Scheda Anagrafica Professionale (SAP)
  • Verifica, insieme con il richiedente, delle eventuali ragioni di esonero degli altri appartenenti al proprio nucleo familiare;
  • Profilazione (definizione caratteristiche anagrafico-professionali)
  • Sottoscrizione Patto per il Lavoro

Hanno l’obbligo alla sottoscrizione del Patto per il Lavoro il richiedente e i componenti del nucleo familiare in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Assenza di occupazione da non più di 2 anni
  • Beneficiario di Naspi o Discoll (o averne terminato la fruizione da non più di 1 anno)
  • Già sottoscritto un Patto di servizio personalizzato negli ultimi 2 anni
  • Non aver sottoscritto un progetto personalizzato REI

I beneficiari che non rientrano in questa casistica dovranno sottoscrivere il Patto per l'Inclusione Sociale

Sono esclusi dall’obbligo di partecipazione a un percorso di inserimento lavorativo o di inclusione sociale:

  1. Beneficiari della pensione di cittadinanza;
  2. titolari di pensione diretta;
  3. persone di età pari o superiore a 65 anni, a prescindere dalla fruizione di un trattamento pensionistico;
  4. le persone con disabilità l. 68/99

I componenti con disabilità dei nuclei familiari possono richiedere la volontaria adesione a un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale.

Sono inoltre esonerati dagli obblighi di partecipazione a un percorso di inserimento lavorativo o di inclusione sociale:

  1. Componenti con carichi di cura con soggetti minori di 3 anni di età, con componenti con disabilità grave o non autosufficienza, come da ISEE;
  2. lavoratori che conservano lo stato di disoccupazione in caso di svolgimento di attività di lavoro dipendente o autonomo da cui ricavino un reddito non superiore a € 4.800 se lavoro autonomo oppure € 8.000 se assimilato a lavoro dipendente
  3. coloro che frequentano corsi di formazione.

I servizi e misure di politica attiva disponibili per questo target

I livelli essenziali delle prestazioni che non rientrano tra quelli normativamente attribuiti alla esclusiva competenza dei CPI, sono erogati dal soggetto pubblico o privato scelto autonomamente dal diretto interessato con l’adesione all’iniziativa in essere, rivestendo da quel momento carattere di priorità.

Si riportano le misure/iniziative attualmente disponibili per il suddetto target:

Misure nazionali

Incentivi alle Assunzioni

Esonero dei contributi previdenziali fino a 18 mensilità di RdC per le imprese che assumono a tempo pieno e indeterminato

Autoimpiego

I beneficiari di Rdc che avviano un’attività autonoma entro i primi 12 mesi di fruizione, ricevono un beneficio addizionale pari a 6 mensilità in un’unica soluzione

Assegno di Ricollocazione (AdR)

Ai beneficiari del RdC che sottoscrivono il Patto per il Lavoro verrà rilasciato l’AdR che prevede l’attivazione di un percorso intensivo personalizzato per la ricerca di opportunità occupazionali

Progetti di utilità collettiva

Disponibilità a partecipare a progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni

 

Misure Regionali

Il beneficiario del RdC, se in possesso del requisito di “essere stato beneficiario di sostegno al reddito scaduto a partire dal 2014”, può partecipare, in alternativa alle misure nazionali, al percorso d’inserimento lavorativo, e denominato “Ricollocami FSE” (vedi scheda Disoccupati ai sensi dell’art. 19 del d.lgs. 150/2015 non beneficiari di strumenti di sostegno al reddito);

Il beneficiario del RdC, che ha un’età inferiore ai 35 anni, può, in alternativa alle iniziative nazionali, aderire alla Nuova Garanzia Giovani (vedi scheda Giovani neet under 35)

 

 

Meccanismi di condizionalità

Chiunque al fine di ottenere indebitamente il RDC renda dichiarazioni e documenti FALSI, è punibile con la reclusione dai 2 ai 6 anni

Omessa comunicazione della variazione del reddito o del patrimonio, è punibile con la reclusione da 1 a 3 anni

Nei due casi sopradescritti, avviene la revoca del beneficio e la restituzione di quanto indebitamente percepito. Impossibilità di chiedere RDC per 10 anni.

Inoltre è disposta la DECADENZA dal beneficio del RDC, quando UNO DEI COMPONENTI il nucleo familiare:

  • Non effettua la DID;
  • Non sottoscrive il Patto di Lavoro o il Patto di Inclusione;
  • Non partecipa alle iniziative formative, di politiche attive e di attivazione;
  • Non aderisce ai progetti che il comune di residenza istituisce
  • Non accetta almeno una delle tre offerte congrue
  • Non effettua le comunicazioni di variazione reddito, patrimonio o composizione nucleo familiare
  • Venga trovato nel corso di attività ispettiva intento a svolgere lavoro in nero
  • Percepisce un beneficio economico maggiore per effetto di dichiarazione mendace in sede di DSU

In questi casi sarà inibita la possibilità di chiedere RDC per 18 mesi successivi al provvedimento di decadenza.

Sono disposte SANZIONI nei seguenti casi:

In caso di mancata presentazione alle convocazione del CPI o del Comune: una mensilità del beneficio economico per la prima mancata presentazione; due mensilità del beneficio economico per seconda mancata presentazione; decadenza in caso di ulteriore mancata presentazione

In caso di mancata partecipazione alle iniziative di orientamento: due mensilità del beneficio economico per prima assenza; decadenza in caso di ulteriore assenza

In caso di mancato rispetto degli impegni previsti dal Patto di Inclusione sociale relativi alla frequenza di corsi di istruzione e formazione da parte di minori ovvero impegni di prevenzione e cura individuati da professionisti sanitari: due mensilità del beneficio economico dopo il primo richiamo; tre mensilità del beneficio economico al secondo richiamo; sei mensilità del beneficio economico al terzo richiamo; decadenza in caso di ulteriore richiamo

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