Investire nella formazione rappresenta un tassello importante nella costruzione di un’economia della conoscenza. In una strategia di Lifelong Learning, la formazione continua eleva la qualità dei saperi e delle competenze dei lavoratori e delle organizzazioni. 

Il valore della formazione è duplice. Da un lato rappresenta un modo di un accrescimento personale del lavoratore che aumenta le sue competenze oppure le reindirizza in settori diversi, aumentandone anche la capacità di ricollocazione nel mondo del lavoro. Dall’altro, la formazione ha un impatto immediato nelle aziende, ampliando il know how a disposizione e accrescendone quindi la produttività. 

Per agevolare le imprese ad investire nella formazione, il Fondo Sociale Europeo mette annualmente a disposizione un budget per supportare economicamente le imprese. Tali risorse sono gestite principalmente dai Fondi interprofessionali bilaterali creati dalle parti sociali. 

Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali per la formazione continua sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Possono essere istituiti Fondi Paritetici Interprofessionali per ciascuno dei settori economici dell’industria, dell’agricoltura, del terziario e dell´artigianato; gli Accordi Interconfederali possono prevedere l´istituzione di Fondi anche per settori diversi, nonché la costituzione di un´apposita sezione per la formazione dei dirigenti.

Il Decreto Legislativo n.150/2015 riconosce l’importanza e il valore di tali organismi, inserendoli all’interno della Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro.

 

Per creare un quadro omogeneo a livello nazionale, al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è affidato il compito d’indirizzo sul sistema della formazione professionale continua, ivi compresa quella finanziata dai fondi interprofessionali, anche su proposta dell'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive alla quale è affidata la gestione dell’Albo nazionale degli enti di formazione accreditati sulla base delle linee guida definite in sede di Conferenza stato, regioni e province autonome, nonché la definizione e realizzazione, in cooperazione con tutti gli enti ed istituzioni interessati, di un sistema informativo della formazione professionale, ove saranno registrati i percorsi formativi svolti dai soggetti residenti in Italia, finanziati in tutto o in parte con risorse pubbliche.

 
L’Agenzia svolge anche un’attività di vigilanza sulle attività svolte dai fondi interprofessionali per la formazione continua. Chiarimenti sulla gestione delle risorse finanziarie dei fondi sono stati forniti dalla Circolare n.1/2018.
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