Incentivi Nazionali

disabili piccola Sgravi contributivi per le imprese che assumono disabili. 150.000 euro a fondo perduto per progetti delle aziende finalizzati al reinserimento dei disabili da lavoro.

 

La circolare 99/2016 dell'INPS ha chiarito l’entità degli sgravi contributivi previsti dal Jobs Act per le aziende che assumono lavoratori con disabilità. 

Contratti di lavoro che danno diritto all’agevolazione

  • a tempo indeterminato;
  • trasformati da determinato a indeterminato;
  • a termine di almeno 12 mesi (esclusivamente per i lavoratori con disabilità psichica).

L’entità degli sgravi contributivi consiste in

  • Agevolazione del 70% (se il lavoratore disabile ha una riduzione della capacità lavorativa pari almeno all' 80%) sull'imponibile previdenziale per 36 mesi;
  • Agevolazione del 35% (se il lavoratore disabile ha una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79%) sull'imponibile previdenziale per 36 mesi;
  • Agevolazione del 70% (se il lavoratore disabile ha una disabilità psichica ed un'incapacità lavorativa di almeno il 46%) sull'imponibile previdenziale per 60 mesi o per tutta la durata del contratto a tempo determinato.

Inail: incentivi legati al reinserimento lavorativo di persone con disabilità da lavoro

(Circolare 6 del 26.02.2019)

Tutte le piccole e medie imprese con almeno 15 dipendenti devono presentare la richiesta di assunzione di un lavoratore appartenente alle categorie protette. Dall’Istituto un contributo alle aziende per il superamento e abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento e adattamento delle postazioni di lavoro e la formazione

Obiettivo

Facilitare l’accesso e incentivare le misure di sostegno

Entità del contributo per ciascun progetto personalizzato presentato dal datore di lavoro

150.000 € a fondo perduto

Suddivisione del contributo

  • limite di 15mila euro fissato per gli interventi di formazione

          restanti 135mila euro per progetti riguardanti

  • 1) il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche, dagli interventi edilizi, impiantistici e domotici ai dispositivi finalizzati a consentire l’accessibilità e la fruibilità degli ambienti di lavoro
  • 2) l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro, dagli arredi agli ausili e ai dispositivi tecnologici, informatici o di automazione, compresi i comandi speciali e gli adattamenti di veicoli che costituiscono uno strumento di lavoro.

Cosa può fare il datore di lavoro

  • il datore di lavoro può presentare un piano esecutivo contenente costi superiori ai tetti massimi di spesa fissati dalle disposizioni regolamentari, fermo restando che le somme eccedenti rimangono a suo carico
  • Può inoltre presentare di sua iniziativa progetti di reinserimento condivisi con il lavoratore, che saranno successivamente valutati dall’équipe multidisciplinare di primo livello della sede dell’Istituto competente per domicilio del lavoratore, anche con il supporto delle consulenze tecniche Inail.

Rimborso consulenze tecniche

Il datore di lavoro può chiedere il rimborso delle spese delle consulenze tecniche utilizzate per la predisposizione del progetto secondo queste percentuali:

  • 20% delle spese complessivamente sostenute per importi fino a 20.000 euro;
  • 15% per importi da 20.001 euro fino a 75.000 euro;
  • 10% per importi da 75.001 euro fino a 150.000 euro.

Rimborso retroattivo

Nei casi in cui il datore di lavoro, per ragioni di necessità e urgenza, abbia realizzato gli interventi necessari al reinserimento lavorativo della persona con disabilità da lavoro prima di essersi rivolto all’Istituto per l’elaborazione del progetto personalizzato o l’approvazione del progetto proposto, il rimborso potrà essere richiesto alle strutture territoriali dell’Istituto per tutti gli interventi realizzati a partire dal primo gennaio 2015, indicando le ragioni di necessità e urgenza e rendicontando le spese sostenute.

Come chiedere il rimborso

Il rimborso va chiesto alle strutture territoriali INAIL per tutti gli interventi realizzati a partire dal primo gennaio 2015, indicando le ragioni di necessità e urgenza e rendicontando le spese sostenute

Rimborso 60% della retribuzione

le imprese che inseriscono in azienda lavoratori con disabilità da lavoro e che effettuano gli interventi necessari per l’adeguamento strutturale delle postazioni possono chiedere il rimborso del 60% della retribuzione effettiva corrisposta per un periodo non superiore ad un anno.

 

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